Simone Berti è conosciuto soprattutto per le sue opere pittoriche, per gli alberi e gli animali che in tempi recenti sono stati visti, ad esempio nella mostra “Tree Time – Arte e scienza, per una nuova alleanza con la natura” al MuSe di Trento nel 2021.

In realtà è un artista poliedrico con una carriera ormai trentennale che si esprime anche attraverso fotografia, installazioni, performance, disegno e scultura. Mescolando soggetti, tecniche e materiali, Berti riesce a generare personaggi e oggetti di una nuova realtà serenamente ibrida scaturita direttamente dal suo intelletto, un nuovo mondo che, attraverso la serie di disegni Untitled, è stato presente anche alla 53 Biennale Internazionale d’Arte di Venezia “Fare Mondi/Making Worlds” del 2009, sotto la direzione artistica di Daniel Birnbaum.

Pipe dream ,2010-2023, è una serie di opere scultoree che grazie alla miscellanea di colori, forme e materiali riescono a comunicare lo spirito trasformativo e generativo della Natura e dell’Arte. Attraverso l’unione di elementi eterogenei, che dimenticata la propria funzione e le proprie caratteristiche originarie si donano alla visione innovativa dell’insieme, viene alla luce una figura nuova che si espande e occupa lo spazio circostante ricordando la forza germinativa dell’elemento naturale. Nell’arte di Berti tubi, pezzi meccanici, architetture, alberi, animali, prodotti industriali, umanità si ibridano, si mescolano, si trasformano non con lo scopo di presentarci una visione differente del presente, ma una realtà nuova, un nuovo mondo che vive con serenità la propria genesi data dall’annullamento pacifico delle singolarità.

Laura Pellegatta