L’artista Loredana Galante ha studiato al liceo artistico Paul Klee e ha proseguito i suoi studi presso l’accademia ligustica di Genova. Per la sua formazione hanno avuto grande rilevanza i corsi di danza, teatro e le pratiche di meditazione, che le hanno permesso di rapportarsi con più linguaggi. L’artista non si esprime attraverso un solo medium ma la sua arte si declina tra la pittura, installazione, arte tessile e la performance. Nel suo mondo, e modo, di fare, l’artista si addentra in un universo costellato di relazioni dove la gentilezza apre le porte per attuare la sua, e la nostra, “Rivoluzione gentile”. Un universo, che si fa casa, orientato verso l’amore, la famiglia, l’appartenenza, la comprensione e che riflette su temi come l’inclusione, il conforto, la riparazione. Emozioni e stati dell’essere che vanno affrontati e coltivati con consapevolezza, dedizione e gentilezza, facendosi carico del proprio ruolo contributivo. Si fa necessario un tempo lento che la Galante ritrova nel ricamo o nelle sue “riflessioni” fatte con l’ago ed il filo.
In Intarsi III,2021, e Risveglio con pizzico, 2022, Loredana Galante ha preferito utilizzare sfridi di tessuto, per ridare una nuova vita al materiale, per attuare così una rivoluzione ecosostenibile e senza sprechi. In Intarsi III l’artista accosta tessuti pregni di storie e ricordi, ma ha anche a che fare con il quotidiano che viene alla luce grazie al ricamo del vaso e della brocca, legando così il suo fare a riti di socializzazione. Rammendare gli stati dell’animo, scandagliare le memorie, narrare miti, indagare il corpo e il femminile sono il fil rouge che Loredana Galante imbastisce nei suoi lavori tessili. Risveglio con pizzico contiene una citazione del famoso Gabrielle D’Estrées e sua sorella dipinto da un anonimo artista del sec. XVI appartenente alla scuola di Fontainebleu e oggi conservato presso il museo del Louvre. La Galante, nel suo lavoro, ricama una figura femminile ma al posto del viso decide di inserire un grande vaso di fiori, del quale si possono vedere solo gli occhi. Come ci suggerisce il titolo troviamo la donna con i seni nudi che riceve un pizzico sul capezzolo; dunque, non solo un’indagine del femminile, ma ci mostra anche che, grazie a quel pizzico, bisogna iniziare a svegliarsi dal torpore e agire con consapevolezza.
Francesco Gennaro