Larvae Paintings, 2021
Marco Chemello
In questo ciclo di opere l’elemento fondamentale è, come si può dedurre dal titolo, l’utilizzo delle larve. Non si tratta di una scelta casuale: le larve vengono utilizzate da Chemello in quanto simbolo dei momenti passati a pescare con il padre quando era bambino, prima che il rapporto tra i due venisse interrotto a causa dell’omosessualità del figlio non accettata. Realizzare queste opere permette all’artista di ritornare a quei momenti di serenità, di riavvicinarsi alla figura paterna, riavvicinamento mediato dall’arte. Per la realizzazione delle opere su tela, le larve vengono immerse nella pittura ad olio e lasciate libere di muoversi, andando a creare così dei percorsi segnici che richiamano le produzioni dell’Espressionismo Astratto. Nel caso dell’opera realizzata con farina colorata a terra, Chemello si limita a far cadere su di essa una manciata di larve che, analogamente al caso dei quadri, si muovono liberamente lasciando il segno del proprio passaggio, creando un bassorilievo effimero che ricorda i ricami di un pizzo.
Marco Chemello è nato a Vicenza nel 1998. Ha studiato Decorazione presso l’Accademia di Belle Arti di Verona. Nel 2019 partecipa alla mostra “Tracce Materiali” presso la galleria d’arte A+B di Dario Bonetta; nel 2020 è finalista del Premio Nocivelli. Nel luglio 2021 ha esposto presso il parco di arte e natura di Villa Buri, in occasione della IV edizione della mostra “Linea Terra Acqua”, a cura dell’Accademia di Belle Arti G.Cignaroli.