Loris Cecchini
1969
____________
Zigzags particles, 2021
Installazione aerea a dimensioni variabili di moduli in metallo. L’opera è parte di una serie con la quale l’artista indaga il concetto di “modello diagrammatico”. Attraverso moduli in acciaio da lui disegnati e prodotti industrialmente, realizza installazioni ambientali, site specific, che si articolano tramite la concatenazione di un singolo modulo. Secondo il critico Flaminio Gualdoni “L’immaginario implicato è quello scientifico, con accentuazioni tecnologiche non esibite. Cecchini adotta meccanismi come la moltiplicazione cellulare e l’espansione progressiva in un clima che l’acromatismo insistito priva di ogni tentazione sensuosa. L’output visivo di questa indagine è un processo mobile, intrinsecamente dinamico e aperto. Loris Cecchini si cimenta nella creazione di forme organiche, enigmatiche, che imitano la natura ma al tempo stesso la distorcono. Fonte di ispirazione, sono il suo interesse per le forme organiche della natura che si riflette nella elaborazione di forme biomorfe, che producono sculture organiche”.
|