Paolo Masi
Firenze, 1933 ____________
Senza Titolo, 2021
L’installazione di Paolo Masi riprende la tematica che dagli anni Settanta contraddistingue la ricerca dell’artista, vale a dire il binomio cartone/plexiglass, laddove il primo è elemento povero su cui dipingere, tracciare, lasciare cioè un segno visibile, e il secondo è inteso come materiale tecnologico che, oltre a tenere insieme i cartoni sovrapposti, si pone in dialogo con i medesimi.
La composizione diviene quindi “partitura” di colore filtrato dalla trasparenza del plexiglass,
composizione astratta in cui le tracce lasciate dall’artista compongono la melodia stessa.
La sequenza si presta a una disposizione che può variare in base allo spazio che la ospita,
trasformando l’opera e rendendola ogni volta sempre diversa.
|