Due pacchetti di sigarette, 2021
Flavio Favelli
Flavio Favelli è conosciuto per le sue installazioni o assemblage che combinano oggetti e forme, ambienti a volte inaccessibili, pittura, ponendosi come riproduzioni e ingrandimenti di forme esistenti o esistite. Favelli utilizza oggetti d’arredamento o di uso comune che rimandano sia all’estetica borghese degli ambienti familiari, in cui l’artista è cresciuto, sia a quella dei consumi prodotti dall’industria e dalla pubblicità. Nelle sue opere – quindi – i materiali vengono assemblati dando vita a sovrapposizioni di senso che non snaturano gli oggetti ma ne amplificano il valore simbolico. In loro osserviamo una quotidianità passata ma inconsciamente presente ancora oggi. Dichiara l’artista: “Non credo che la buona arte debba cercare di preservare la memoria, ma semplicemente, senza cercarla, la attiva perché certe questioni del passato sono eterne”.
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Flavio Favelli è nato a Firenze nel 1967, vive e lavora a Savigno (Bologna). Nel 1993 si laurea in Storia Orientale presso l’Università di Bologna e solo successivamente intraprende la carriera artistica. Le sue opere sono state esposte in prestigiose istituzioni internazionali, tra queste: Art Basel Hong Kong Encounters a cura di Yuko Hasegawa (2013); MAXXI, Roma (2012; 2010); Museo del Novecento, Milano (2012), MACRO, Roma ( 2012; 2011); Tate Modern, Londra (2010), MCA, Chicago (2009), Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino (2008; 2007, 2002); Palazzo Grassi, Venezia (2008), Elgiz Museum of Contemporary Art, Istanbul (2008), Benaki Museum, Atene (2008), Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino (2007), La Maison Rouge ( 2007), MAMBO, Bologna (2007), Creative Art Center, Beijing (G, 2006); Istituto Italiano di Cultura, Los Angeles (2004), Museion – Museo d’Arte Moderna e Contemporanea, Bolzano (2003). Nel 2012 ha rappresentato l’Italia all’ 11° Biennale de La Habana e per due volte, nel 2003 e nel 2013, l’artista ha preso parte alla Biennale d’Arte di Venezia.