Danilo Sciorilli durante gli studi all’Accademia di Urbino ha progressivamente scarnificato i suoi lavori, fino ad arrivare a un bianco puro. Ripartendo da qui, ha trovato nel disegno, a grafite e in digitale, l’atto di creazione primaria. Nella stratificazione di più elementi si costruisce la narrazione delle sue opere, che indagano i temi della morte, dell’ineluttabilità della fine e dell’illusione dell’eterno, attraverso un linguaggio che sa essere ironico e leggero.
Per Biennolo realizza un’opera itinerante in collaborazione con Trenord: da sempre è interessato ad operare in spazi extra-istituzionali, convinto che l’arte debba muoversi all’interno della realtà. “Mentre tutto va dove deve andare” è un’opera in tre parti che ha come palcoscenico i treni chiamati Caravaggio, Donizetti, …, su cui viene creato un ambiente in dialogo con i passeggeri. Il vagone di testa di un unico treno viene aperto verso l’esterno attraverso l’installazione di un cielo disegnato, mentre un angelo con una scala binario sottobraccio vola verso l’alto: è un ossimoro, metafora per il viaggio e per la vita dell’uomo, che insegue l’infinito nonostante la propria finitezza in un girare a vuoto senza fine. L’idea del loop senza via d’uscita continua in due video-animazioni trasmesse sugli schermi di tutti i treni, che si inseriscono casualmente nella normale programmazione fatta di avvisi di corsa e messaggi pubblicitari. Nel primo video, in un cielo divenuto una trama nera e vibrante, continua il volo dell’angelo, che richiama l’iconografia di Icaro della copertina di Led Zeppelin IV. Nel secondo, un uomo sale e scende delle scale che si scoprono essere un ciclo chiuso e continuo alla Escher, ingabbiato in una condizione umana troppo stretta per la propria anima.
Le figure presentano le fattezze dell’artista e sono intese non come autoritratti, ma come delle versioni di sé che non possono morire, nella speranza e nell’illusione che possano raggiungere l’eternità.
Nicolas Pezzotta
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Grazie a Daniela Nocivelli e Antonio Romanelli per aver sostenuto anche questa terza edizione Grazie a Maurizio Zamboni per le splendide t-shirt THALITA KUM Grazie a Cristiano Cavallo per aver contribuito alla realizzazione del catalogo