Blow Out /1.2, 2021
Norma Jeane
Questa installazione fa parte di una serie dedicata alla “festa/festival”, ma la configurazione di Blow Out ribalta questa esperienza, ponendo in alternativa la presenza di musica dance e effetti di luce con la presenza delle persone. Dove c’è festa non ci sono persone e se ci sono persone (in prossimità dell’installazione) la festa si ferma, anzi scompare. L’installazione è dunque attiva in assenza di persone nelle vicinanze: la musica e gli effetti di luce sono elementi di attrazione per le persone che, tuttavia, avvicinandosi (a causa dei sensori che ne rilevano la presenza) attivano lo stop della potenziale festa. In alternativa, le persone possono godere di musica e luci solo a condizione di raggiungere l’installazione, ma di rimanere perfettamente immobili. Ogni minimo movimento di una sola persona fa interrompere la festa. Il ribaltamento della normale dinamica festiva sottolinea le problematicità nel rapporto con le tecnologie di controllo automatico e l’attuale difficoltà nell’avere occasioni di aggregazione e festa collettiva spontanea.
Norma Jeane è l’alias di un’artista che non vuole essere identificata. La biografia recita come segue, “Nata a Los Angeles nelle prime ore del mattino del 5 giugno 1962”, che sembra essere esattamente quando Marilyn Monroe morì. Tuttavia, nonostante abbia scelto la donna più fotografata della storia (l’attrice americana battezzata Norma Jeane Baker), Norma Jeane (l’artista) fa il contrario e opta per una totale assenza fisica. In effetti, Norma Jeane non appare mai in pubblico. Se l’artista sta mettendo in scena un evento, appare una versione di Norma Jeane o di solito qualcuno con cui l’artista ha collaborato, dai ballerini professionisti ai professori di economia. Norma Jeane può essere tutti e nessuno.