Serena Vestrucci
Milano, 1986
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Batter d’occhio, 2021
Batter d’occhio è un disegno corale: una moltitudine di tracce di battiti di ciglia replicati e fermati su ampie superfici. Ho sempre pensato alle ciglia come pennelli che ognuno ha costantemente a disposizione e che, nel loro incessante movimento, lasciano segni incontrollati che graffiano l’aria. Il loro battito, istantaneo e inafferrabile, rimanda alla durata rapida e transitoria che intercorre tra uno sguardo e l’altro, allo stesso modo in cui è la nostra presenza: momentanea e fuggevole. Un richiamo alla collettività. (S.V.)
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