Una seduta per mamme e bambini, 1992-93
Ugo La Pietra
L’installazione fa parte della serie delle Panchine Recinto. La panchina assolve al ruolo di luogo in cui si uniscono spettacolarità e concettualità. Non solo è il luogo per riposare, ma è anche un “osservatorio”. La Panchina Recinto è per sostare, guardare e contemplare. Il recinto, che protegge il bambino mentre gioca, è lo strumento che aiuta la mamma, e le permette di guardare oltre.
Ugo La Pietra ha sviluppato dal 1962 un’attività tendente alla chiarificazione e definizione del rapporto “individuo-ambiente”. All’inizio di questo processo di lavoro ha realizzato strumenti di conoscenza (modelli di comprensione) tendenti a trasformare il tradizionale rapporto “opera-spettatore”. Ha operato dentro e fuori le discipline dichiarandosi sempre “ricercatore nelle arti visive”. Ugo La Pietra è un artista anomalo e scomodo, e quindi difficilmente classificabile. Con le sue ricerche dal 1960 ha attraversato diverse correnti artistiche: arte segnica, arte concettuale, arte ambientale, arte nel sociale, narrative art, cinema d’artista, nuova scrittura, extra media, neo-eclettismo, architettura e design radicale. Ha comunicato e divulgato il suo pensiero e le sue esperienze attraverso un’intensa attività didattica ed editoriale. Si è fatto promotore di gruppi di ricerca (Gruppo del Cenobio, Gruppo La Lepre Lunare, Global Tools, Cooperativa Maroncelli, Fabbrica di Comunicazione, Libero Laboratorio) e di attività espositive coinvolgendo un grandissimo numero di operatori (artisti, architetti, designer).